Servizi per le Famiglie

La famiglia è da sempre considerata il principale luogo di soddisfacimento dei bisogni degli individui e ad essa viene attribuita la responsabilità di sostenere i membri in difficoltà – anche se alcune funzioni tradizionali della famiglie sono state delegate ad altri attori istituzionali.

In tutti i casi, il miglior antidoto contro lo scivolamento in condizioni di povertà è rappresentato dalla tenuta dei nessi di reciprocità della famiglia, attraverso i quali circolano risorse materiali, simboliche e di informazione che consentono di accedere alle ricompense sociali. Da tempo si evidenzia un indebolimento della capacità di sostegno da parte di reti parentali e comunitarie rese più rarefatte, come si sa, dalla caduta della natalità e meno solidali dai più accentuati livelli di individualismo.

Ogni famiglia, ogni storia familiare, è costretta a confrontarsi, prima o poi, con alcune criticità e fattori di stress che inevitabilmente mettono alla prova la sua capacità di tenuta e la coesione familiare: il reddito, la casa, la presenza di membri in situazione di vulnerabilità, la fragilità delle relazioni, la sfera valoriale.
Questi cinque aspetti di criticità (lista certo non esaustiva, ma sufficientemente ampia e multidimensionale) esplicitano chiaramente come i fattori che generano la qualità della vita quotidiana di una famiglia costituiscono anche la qualità del contesto sociale

Cambiamenti sociali

Negli ultimi 10 anni la realtà del Veneto è stata attraversata da profondi cambiamenti a causa dei flussi migratori provenienti sia da altre regioni in Italia che da altri paesi. L’incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione residente mostra in questa regione una significativa tendenza alla crescita accelerata negli ultimi anni, in cui i cittadini originari di paesi non UE rappresentano la componente maggioritaria (più del 74%).
In particolare nella provincia di Verona - come anche nel comune di Villafranca - la popolazione immigrata rappresenta quasi il 12% rispetto al totale dei residenti; i flussi migratori sono caratterizzati da dinamicità e ricambio ed, inizialmente improntati al “maschile”, sono stati gradualmente sempre più connotati da una forte presenza femminile (ormai del 48%) e dalla significativa realtà della “seconda generazione”, con una percentuale  di minori di circa il 24% .
Negli ultimi anni, la fascia di minori compresa tra 0 e 5 anni, è stata la più numerosa
  (dati Istat, Veneto Immigrazione)

Le seconde generazioni

Sono i ragazzi nati in Italia da genitori che sono arrivati anni prima nel nostro paese, o ragazzi/bambini che hanno trascorso la prima infanzia nel loro paese di origine e poi hanno vissuto, insieme ai loro genitori, l'esperienza della migrazione.

È particolarmente importante ed urgente definire correttamente il rapporto fra seconde generazioni e società. È vero infatti che le seconde generazioni immigrate rappresentano uno specifico campo di studio e di ragionamento a sé, e come tali vanno pertanto considerate: è altrettanto vero però che la questione del loro inserimento chiama in causa l’insieme della trasformazione delle nostre società: demografica, familiare, sociale, economica e culturale. Sarebbe fuorviante, pertanto, astrarre la problematica delle seconde generazioni da una più complessiva cornice di sfondo.

La posta in gioco è dunque molto alta e delicata. Le questioni fondamentali per cui si battono i ragazzi di seconda generazione sono due: l’acquisizione della cittadinanza e la riflessione sui processi identitari.

I figli degli immigrati costituiscono una nuova posizione intermedia tra i valori familiari e i valori della società dove sono immersi e nella quale vivono e consolidano la propria formazione culturale, ma affinché questa situazione di frontiera abbia risultati armoniosi verso la costruzione e consolidamento di un contatto vero e proprio con la nuova realtà culturale e sociale, è decisiva l'integrazione dei genitori nella società d'arrivo.

I compiti educativi dei genitori di conseguenza sono particolarmente gravosi e difficili, in bilico tra la volontà di conservare il patrimonio culturale tradizionale ed il desiderio d’integrazione e ascesa sociale nella società ospitante.

Le nostre attività con le famiglie